Per la moratoria delle estrazioni a mare ed a terra

Garantire la salute, l'ambiente, il territorio, le economie delle comunità

No al massimo sfruttamento delle risorse

Per la fuoriuscita dalla economia degli idrocarburi

No alla privatizzazione delle risorse energetiche

che regala a pochi le ricchezze e lascia devastazioni e rischi ambientali

Per un uso sostenibile del territorio

le energie rinnovabili al servizio di un'economia dei beni comuni

Per il diritto sovrano a decidere

no ai modelli autoritari della liberalizzazione delle risorse

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giovedì 28 marzo 2013

Perù: stato di emergenza per contaminazione di petrolio

Pubblicato su Zeroemission (vedi articolo originale)

Durerá novanta giorni l'emergenza contaminazione da petrolio lanciata dal governo peruviano, che punta il dito contro le attivitá petrolifere della compagnia argentina Pluspetrol, da dodici anni attiva nell'area. L'adozione della procedura di emergenza per contaminazione da petrolio prevede un monitoraggio immediato dei rischi ambientali a cui sono sottoposti gli indigeni che vivono lungo il bacino del fiume Pastaza. Secondo il ministero dell'Ambiente, la contaminazione mostra alti livelli di piombo, bario e cromo così come petrolio e composti correlati. Da decenni si denunciano costanti fuoriuscite di petrolio nella regione, tanto che il sedimento del fiume è, secondo Sixto Shapiama, presidente della Federazione Quichua di Pastaza, "completamente contaminato". La Pluspetrol, il piú grande produttore di petrolio e gas naturale in Perú, ora "dovrá ripulire ciò che è stato contaminato - ha detto Manuel Pulgar Vidal, ministro dell'Ambiente del Perú - Pluspetrol ha iniziato lo sfruttamento petrolifero nella zona nel 2001, ma sappiamo che l'azienda si è comportata male nei confronti dell'ambiente - ha detto Pulgar-Vidal - Ad un certo punto, l'azienda ha anche attuato un programma di riabilitazione, ma non è stato fatto correttamente". (s.f.)

martedì 26 marzo 2013

Fiumi di petrolio nel Lambro. Non si presentano in aula: I 4 imputati sono contumaci

Pubblicato su Il Giorno (vedi originale)

Accusati di disastro doloso i responsabili della Lombarda Petroli, i cugini Giuseppe e Rinaldo Tagliabue, e il direttore dello stabilimento di Villasanta Vincenzo Castagnoli, mentre di omesso controllo deve rispondere il custode Giorgio Crespi.

Villasanta, 26 marzo 2013 - Imputati tutti assenti e dichiarati contumaci. È quanto è accaduto alla prima udienza del processo al Tribunale di Monza per lo scempio ambientale all’ex raffineria dismessa di Villasanta trasformata in sito di stoccaggio di idrocarburi da dove nella notte del 22 febbraio 2010 vennero sversati nel Lambro almeno 2.400 tonnellate di gasolio e olii combustibili.