Pubblicato su Greenreport (vedi articolo originale)
Applicando un approccio simile a quello utilizzato per la scoperta di nuovi farmaci, un team di chimici dell'Università di California - Davis ha scoperto diversi composti che possono aumentare la produzione di "petrolio" utilizzando microscopiche alghe verdi, una potenziale fonte di biodiesel e altri combustibili "verdi".
Il lavoro, pubblicato su Chemical Biology, analizza le proprietà delle microalghe, «Organismi unicellulari che, come le piante verdi, utilizzano la fotosintesi per catturare l'anidride carbonica e trasformarla in composti complessi, compresi gli oli ed i lipidi». Alcune specie di alghe marine possono essere coltivate in bacini di acqua salata e quindi, rispetto alle altre coltivazioni "energetiche", non entrano in competizione per il suolo o l'acqua dolce con le colture alimentari.
Applicando un approccio simile a quello utilizzato per la scoperta di nuovi farmaci, un team di chimici dell'Università di California - Davis ha scoperto diversi composti che possono aumentare la produzione di "petrolio" utilizzando microscopiche alghe verdi, una potenziale fonte di biodiesel e altri combustibili "verdi".
Il lavoro, pubblicato su Chemical Biology, analizza le proprietà delle microalghe, «Organismi unicellulari che, come le piante verdi, utilizzano la fotosintesi per catturare l'anidride carbonica e trasformarla in composti complessi, compresi gli oli ed i lipidi». Alcune specie di alghe marine possono essere coltivate in bacini di acqua salata e quindi, rispetto alle altre coltivazioni "energetiche", non entrano in competizione per il suolo o l'acqua dolce con le colture alimentari.