Per la moratoria delle estrazioni a mare ed a terra

Garantire la salute, l'ambiente, il territorio, le economie delle comunità

No al massimo sfruttamento delle risorse

Per la fuoriuscita dalla economia degli idrocarburi

No alla privatizzazione delle risorse energetiche

che regala a pochi le ricchezze e lascia devastazioni e rischi ambientali

Per un uso sostenibile del territorio

le energie rinnovabili al servizio di un'economia dei beni comuni

Per il diritto sovrano a decidere

no ai modelli autoritari della liberalizzazione delle risorse

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mercoledì 10 aprile 2013

Nuovo pericolo trivelle nel mare di Sicilia. Ecco chi cerca il petrolio vicino la nostra costa

Pubblicato su Mars@la (vedi articolo originale)

I permessi di ricerca erano stati sospesi, il Parlamento aveva posto limiti più stringenti per le richieste. Era il 2010. Tre anni dopo, il rumore delle trivelle torna a farsi sentire, alla luce di due provvedimenti del governo.
Il primo è il decreto “CrescItalia” del Governo Monti, che da un lato estende a tutta la costa italiana la zona off limit delle 12 miglia marine per le nuove richieste di estrazione di idrocarburi a mare, ma dall’altro lato fa anche ripartire tutti i procedimenti per la ricerca e l’ estrazione di petrolio che erano stati bloccati nel giugno del 2010 dopo l’incidente alla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico e le polemiche che ne erano seguite anche in Italia.

domenica 31 marzo 2013

Impianti eolici, petrolio, immobili stranieri all'assalto dell'Isola low cost

Pubblicata su La Repubblica (vedi articolo originale)
SECONDO i dati dell'Associazione per lo Sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (Svimez), il numero delle imprese a partecipazione estera in Sicilia è aumentato di quasi il 200 per cento negli ultimi 6 anni, passando dalle 59 del 2006 alle 163 del 2012. Crescono di poco invece i nuovi addetti nelle aziende "straniere": appena 800 impiegati in più che portano da 2600 a 3400 il numero dei dipendenti.