Pubblicato su Zeroemission (vedi articolo originale)
Durerá novanta giorni l'emergenza contaminazione da petrolio lanciata
dal governo peruviano, che punta il dito contro le attivitá petrolifere
della compagnia
argentina Pluspetrol, da dodici anni attiva nell'area. L'adozione della
procedura di emergenza per contaminazione da petrolio prevede un monitoraggio
immediato dei rischi ambientali a cui sono sottoposti gli indigeni che vivono
lungo il bacino del fiume Pastaza. Secondo il ministero dell'Ambiente, la contaminazione
mostra alti livelli di piombo, bario e cromo così come petrolio e composti
correlati. Da decenni si denunciano costanti fuoriuscite di petrolio nella
regione, tanto che il sedimento del fiume è, secondo Sixto Shapiama, presidente
della Federazione Quichua di Pastaza, "completamente contaminato". La
Pluspetrol, il piú grande produttore di petrolio e gas naturale in Perú, ora
"dovrá ripulire ciò che è stato contaminato - ha detto Manuel Pulgar Vidal, ministro dell'Ambiente
del Perú - Pluspetrol ha iniziato lo sfruttamento petrolifero nella
zona nel 2001, ma sappiamo che l'azienda si è comportata male nei confronti
dell'ambiente - ha detto Pulgar-Vidal - Ad un certo punto, l'azienda ha anche
attuato un programma di riabilitazione, ma non è stato fatto
correttamente". (s.f.)
giovedì 28 marzo 2013
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