Per la moratoria delle estrazioni a mare ed a terra

Garantire la salute, l'ambiente, il territorio, le economie delle comunità

No al massimo sfruttamento delle risorse

Per la fuoriuscita dalla economia degli idrocarburi

No alla privatizzazione delle risorse energetiche

che regala a pochi le ricchezze e lascia devastazioni e rischi ambientali

Per un uso sostenibile del territorio

le energie rinnovabili al servizio di un'economia dei beni comuni

Per il diritto sovrano a decidere

no ai modelli autoritari della liberalizzazione delle risorse

martedì 16 aprile 2013

Manifestazione a Villa d'Agri


Sottoponiamo alla vostra attenzione l'importante appello a partecipare alla manifestazione che si terrà a Villa d'Agri il prossimo 25 Aprile contro lo scempio coloniale del 'Pozzo urbano della vergogna' a ridosso dell'ospedale.
Partecipate numerosi.
Questo il testo del volantino.






lunedì 15 aprile 2013

In 40.000 a Pescara contro le trivelle.

Riceviamo da Fabrizia, rappresentante del Wwf Zona Frentana Costa Teatina, una delle associazioni che ha aderito alla grande manifestazione di protesta realizzata a Pescara contro il progetto di Ombrina Mare diverse foto che testimoniano la presenza massiccia di associazioni e liberi cittadini. La manifestazione iniziata per le strade della città si è concluso davanti alla costa teatina, finita sull'arenile davanti alla nava di Cascella e ha coinvolto oltre 30.000 persone. Ecco le immagini.



Abruzzo, in massa in piazza contro le multinazionali del petrolio

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano (vedi articolo originale)

No a Ombrina e al petrolio in Adriatico: ieri possente manifestazione trasversale che ha visto migliaia di cittadini, associazioni. L’Abruzzo in piazza per dire no alle ricerche petrolifere. Lo spunto è la concessione della Medoilgas per l’impianto al largo della costa teatina, ma la manifestazione punta il dito contro il Decreto sviluppo del governo che consente la realizzazione più vicino alla riva degli impianti estrattivi e di ricerca di idrocarburi. Quella di ieri si presenta come la più grande manifestazione di protesta mai avvenuta in regione. Una sollevazione generale “chiamata” dalla associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente e alla quale hanno risposto tutte le categorie tranne Confindustria.

domenica 14 aprile 2013

Raccolta firme per il Laboratorio Marmo Melandro.

Stamane a Bella abbiamo realizzato una raccolta firme relative al Laboratorio Marmo Melandro in occasione del 'Firma day' per la legge rifiuti/ combustione zero.
Ecco le foto.



venerdì 12 aprile 2013

Petrolio in Abruzzo, sabato 13 aprile a Pescara la manifestazione

Petrolio in Abruzzo, sabato 13 aprile a Pescara la manifestazione

Tutto pronto per la manifestazione di sabato 13 aprile a Pescara, che partirà dalla Madonnina sul lungomare nord, contro il Petrolio in Abruzzo.
Tutte le associazioni ambientaliste, assieme ad alcuni partiti e movimenti politici, scenderanno in piazza per dire no al progetto Ombrina Mare, la piattaforma che dovrebbe sorgere a largo di Ortona.
Il progetto prevede una piattaforma di produzione con 6 pozzi, 36-42 km di tubazioni sottomarine e una grande nave raffineria FPSO di 320 metri di lunghezza ormeggiata a 10 km dalla costa per almeno 24 anni. Un vero e proprio scempio secondo il WWF, che chiede di bloccare immediatamente l'iter procedurale.
Petrolio in Abruzzo, sabato 13 aprile a Pescara la manifestazione
Anche il Comune di Pescara ha aderito alla manifestazione, con la partecipazione del sindaco Mascia che sottolinea come le ultime notizie giunte parlino anche di possibili trivellazioni e progetti davanti alla costa pescarese. Per questo, chiederà spiegazioni al presidente della Regione Chiodi.


Petrolio Mediterraneo: l’impatto sui Cetacei

Pubblicato su Mare Mag (vedi articolo originale)

Nella prima fase, dove si cerca di capire se sono presenti giacimenti di idrocarburi nel sottosuolo,  viene impiegata una tecnica sismica di riflessione conosciuta con il termine air-gun, che si riferisce allo strumento operativo utilizzato. Sappiamo tutti che i Cetacei hanno un senso molto sviluppato: l’udito. Questo senso permette non solo di orientarsi (con il complesso sistema di ecolocalizzazione) ma anche di comunicare tra i propri conspecifici e individuare prede da stordire con particolari emissioni sonore. Nelle vicinanze di questi animali marini un intenso ed improvviso rumore, che viene aggiunto al già disturbante rumore di fondo del mare (soprattutto se di origine antropica), potrebbe provocare danni anche irreversibili.

giovedì 11 aprile 2013

Petrolio dalle microalghe? Scoperti composti per realizzare biodiesel e combustibili "verdi"

Pubblicato su Greenreport (vedi articolo originale)

Applicando un approccio simile a quello utilizzato per la scoperta di nuovi farmaci, un team di chimici dell'Università di California - Davis ha scoperto diversi composti che possono aumentare la produzione di "petrolio" utilizzando microscopiche alghe verdi, una potenziale fonte di biodiesel e altri combustibili "verdi".
Il lavoro, pubblicato su Chemical Biology, analizza le proprietà delle microalghe, «Organismi unicellulari che, come le piante verdi, utilizzano la fotosintesi per catturare l'anidride carbonica e trasformarla in composti complessi, compresi gli oli ed i lipidi». Alcune specie di alghe marine possono essere coltivate in bacini di acqua salata e quindi, rispetto alle altre coltivazioni "energetiche", non entrano  in competizione per il suolo o l'acqua dolce con le colture alimentari.

mercoledì 10 aprile 2013

Nuovo pericolo trivelle nel mare di Sicilia. Ecco chi cerca il petrolio vicino la nostra costa

Pubblicato su Mars@la (vedi articolo originale)

I permessi di ricerca erano stati sospesi, il Parlamento aveva posto limiti più stringenti per le richieste. Era il 2010. Tre anni dopo, il rumore delle trivelle torna a farsi sentire, alla luce di due provvedimenti del governo.
Il primo è il decreto “CrescItalia” del Governo Monti, che da un lato estende a tutta la costa italiana la zona off limit delle 12 miglia marine per le nuove richieste di estrazione di idrocarburi a mare, ma dall’altro lato fa anche ripartire tutti i procedimenti per la ricerca e l’ estrazione di petrolio che erano stati bloccati nel giugno del 2010 dopo l’incidente alla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico e le polemiche che ne erano seguite anche in Italia.

Dossier di Legambiente su Ombrina mare: “Un’opera insensata”

Pubblicato su Il Centro (vedi articolo originale)

PESCARA. Legambiente Abruzzo, che sabato parteciperà a Pescara alla manifestazione assieme alle altre associazioni e cittadini abruzzesi, ha presentato questa mattina in conferenza stampa il dossier Ombrina Mare: «Storie e numeri di una operazione insensata», portato a termine grazie all’accesso agli atti del Ministero dell’Ambiente effettuato lo scorso 8 marzo e al confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico. «Per Legambiente - hanno detto il presidente regionale Angelo Di Matteo, Luzio Nelli e Giuseppe Di Marco - si tratta di una operazione insensata visto che stiamo parlando di greggio di pessima qualità (che sul mercato costerebbe meno di 70$, rispetto ai 90 $ del petrolio di riferimento) e in quantità irrisorie, che sarebbe sufficiente a coprire appena lo 0,2% del consumo nazionale di petrolio e lo 0,001% di consumo di gas».

lunedì 8 aprile 2013

Petrolio, Cirm del ministero Sviluppo Economico bocciata ricerca in Vulture

Pubblicato su Adnkronos (vedi articolo originale)

Potenza, 4 apr. - (Adnkronos) - La Cirm (Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie) del Ministero dello Sviluppo Economico ha dato parere negativo all'istanza del permesso di ricerca ''La Bicocca'' (Comuni di Barile, Rapolla e Melfi), in provincia di Potenza, presentata dalla Delta Energy Ltd. Lo ha reso noto con soddisfazione il collettivo Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista).

venerdì 5 aprile 2013

No Ombrina, sì al parco. Flash mob contro il petrolio in mezzo al mercato.

No Ombrina, sì al parco | Flash mob contro il petrolio in mezzo al mercato

Pubblicato su Chietitoday (vedi articolo originale)

No Ombrina, sì al Parco. Al grido di "Ombrina devasta il territorio. Confindustria complice" questa mattina un gruppo di attivisti del Comitato popolare Radicati al territorio ha fatto irruzione al mercato settimanale di Chieti per difendere la costa dalla minaccia petrolifera, dando vita a un flash mob.

Lo hanno fatto partendo non a caso dallo spiazzo davanti alla sede di Confindustria, dal quale alle 11 in punto gli attivisti, una trentina, sono arrivati in corteo su corso Marrucino per poi piombare a terra esanimi.

Petrolio in Irpinia, Confimprenditori: 'Non facciamo sfuggirci questa opportunità'

Pubblicato su Tusinatinitaly (vedi articolo originale)
 
“Mi hanno sempre insegnato che un paese che ha il petrolio è un  paese ricco, questo sembra valer per ogni posto del mondo tranne che per l'Irpinia. Magari nella nostra provincia  si trovassero dei giacimenti petroliferi, sarebbe una salvezza per tutti, soprattutto in un periodo di crisi come questo che stiamo attraversando – ha affermato Gerardo Santoli, presidente di ConfImprenditori Campania al termine del colloquio avuto con i vertici della Compagnia Generale Idrocarburi - La dirigenza ci ha rassicurato su tutti i fronti, soprattutto sull'impatto ambientale.

giovedì 4 aprile 2013

Provincia Chieti, no ai sondaggi per il petrolio in Adriatico

CHIETI. La Provincia di Chieti conferma il no alle ispezioni sismiche nell'Adriatico della Spectrum geo ed in seduta di consiglio approva all'unanimità la mozione sul no ad Ombrina Mare.
Nel documento della Provincia è contenuto un invito a non rilasciare parere favorevole al progetto della Spectrum Geo Ltd per effettuare ispezioni sismiche nel mare Adriatico con il metodo Air Gun, lungo tutta la riviera da Rimini a Santa Maria di Leuca, e dunque anche nel tratto di mare teaino.

Viaggio a Niscemi tra Muos e petrolio

Il verde dei campi della provincia di Caltanissetta è macchiato dal grigiore delle trivelle che pompano petrolio. Al centro di questo grande mare di coltivazioni ci sono un'infinità di pozzi petroliferi e condutture che puntano dritto alla raffineria di Gela. Adesso c'è anche il rischio che l'intero territorio si trasformi in un gigante forno a microonde che dovrebbe ospitare le nuove mega antenne americane del Muos in aggiunta alle 46 già esistenti. Le telecamere di Livesicilia sono andate a Niscemi per raccontare speranze e paure di questa terra che ha iniziato una nuova battaglia. Guarda il reportage dell'inviato Antonio Condorelli nel primetime di Livesicilia.

martedì 2 aprile 2013

L'Eni chiede alla Gabanelli 25 milioni di euro.

Pubblicato su Corriere.it (vedi articolo originale)

ROMA - «Leggi tu stesso», mi fa Milena Gabanelli. E sfoglia un atto di citazione lungo una Quaresima. Pagina 8: «L'incredibile attacco a Eni, peraltro, non si è arrestato (...) quando è andato in onda il servizio "Ritardi con Eni", ma è proseguito con la dott.ssa Gabanelli ancora protagonista (...) dichiarando in una intervista rilasciata al Corriere della Sera Sette (...) che l'inchiesta più difficile è stata "quella su Eni, perché nessun diretto interessato ha voluto parlare con noi. Per un'azienda dove il maggior azionista è lo Stato, dovrebbe esserci più disponibilità a un confronto critico. Inoltre perché, per una settimana, ho ricevuto quotidianamente lettere minatorie"».

Terremoti artificiali in Olanda causano danni. Bufera sulle compagnie petrolifere

Pubblicato su Centro Meteo Italiano (vedi articolo originale)

Gli agricoltori che vivono nei campi più grandi d’Europa sono letteralmente infuriati. Nel punto più settentrionale dell’area infatti spirano venti gelidi ed il clima risulta rigido, ma il problema non sono le condizioni meteo. Bensì i terremoti, che stanno aumentando in maniera esponenziale di anno in anno senza che qualcuno prenda effettivamente provvedimenti. Gli abitanti della zona infatti imputano la causa dei movimenti tellurici alle estrazioni di gas che vengono fatte giornalmente nella provincia di Groningen.

Quando l'agricoltura e il turismo sono attività dominanti il ricatto del gas e del petrolio non hanno partita...

di Fabio Sebastiani

Hanno detto “no” i sindaci di dieci Comuni del circondario, con in prima fila quello di Arborea, Pierfrancesco Garau. Ha detto “no” la Provincia, con il presidente Massimiliano De Seneen e il presidente della commissione Ambiente Bepi Costella (ex sindaco di Arborea). Un “No” trasversale è arrivato anche dai partiti di maggioranza e opposizione, anche se con qualche indecisione da parte del Pdl. Insomma, il progetto “Eleonora” della Saras dei Moratti alla Sardegna non va proprio giù. Il progetto prevede una perforazione esplorativa con tecniche invasive a circa tremila metri di profondita' ad Arborea, all’interno di un
pregiatissimo parco naturalistico, alla ricerca di gas naturale.